Mi chiamo Jim. Sono nato a Belfast, Irlanda del Nord nel
1960 in una famiglia cattolica. Sono il primogenito, dopo di me sono nate quattro
sorelle. Avevo 8-9 anni quando è iniziata
la violenza fra repubblicani e lealisti, quella che per il mondo era una guerra
religiosa fra cattolici e protestanti era invece una battaglia politica fra
quelli che volevano un’Irlanda unita e quelli che volevano rimanere sotto
Inghilterra.
Quando avevo 14 anni sono entrato a far parte di un gruppo
della Legione di Maria nella scuola dove andavo. Una delle opere di
misericordia che facevamo era di aiutare in un ostello per barboni, soprattutto
alcolisti senza tetto. Così vedendo, fin da giovane, il danno che causa l’alcol
non avrei mai pensato di poter finirne a mia volta schiavo. Pensavo, nella mia
superbia, di essere troppo intelligente per diventare alcolista. Ho cominciato a
bere a 16 anni e già a 18 anni vedevo che non ero come gli altri ragazzi. Avevo
un’autostima molto bassa, così quando andavamo in discoteca (per esempio)
mentre gli altri ballavano io bevevo. Avendo constatato, come ho detto, in
quali abissi l’alcol può trascinare l’uomo ho smesso di bere tante volte perché
non volevo diventare un alcolista, senza rendermi conto che già lo ero. Così
per un lungo periodo ho trascorso anche anni senza alcol per poi tornare di nuovo
a bere, quando credevo di essere stupido, immaturo ecc. ma non un alcolista e
perciò in grado di bere normalmente, perché avevo riconosciuto di essere stato
un ubriacone ma non un alcolista. Per anni la mia vita è trascorsa così, finché
non ho ammesso a me stesso di essere un alcolista e di dover vivere ogni giorno
cosciente di questa saggezza.
Avendo operato, fin da quando avevo quattordici anni, con
degli alcolisti, anche con quelli che stavano lottando per uscire dal problema,
mi sono reso conto di come l’unica cosa che sembrava avere successo fosse
Alcolisti Anonimi. Ho letto la
letteratura di AA ed ho partecipato alle riunioni (aperte a non alcolisti) per
accompagnare i veri alcolisti e anche per migliorare la mia conoscenza dell’alcolismo
e in particolare di AA per avere tutte le informazioni necessarie per aiutare
gli altri. Essendo Irlandese il problema dell’alcol è molto più noto e diffuso
di quanto non sia in Italia.
Nel 1986 ho cominciato il cammino neocatecumenale e nella
mia comunità c’erano alcuni membri di AA e con questi fratelli la mia conoscenza
del problema si è accresciuta, tuttavia continuavo con la mia vita di bere-non
bere. Ho letto il grande libro di AA e ho studiato i 12 passi ecc., questo
tanti anni prima di andare al mio primo incontro chiuso di AA. Andare a quell’incontro,
accompagnato da un fratello della mia comunità neocatecumenale, fu per me il
primo passo, il momento dopo quasi 30 anni di combattimento tra astinenza ed
ubriachezza, quando finalmente ho ammesso a me stesso, davanti a una trentina
di alcolisti, che io ero come loro, impotente di fronte all’alcol. Era il primo
passo ed anche il più difficile perché ho avuto bisogno di quasi 30 anni per
farlo e di essere accompagnato in quel periodo dalla pazienza dei miei genitori
e delle mie sorelle, che senza dubbio sono state spesso imbarazzate dal mio
comportamento.
Essendo questo un blog sui 12 Passi ho riferito qui i fatti
legato all’alcol però potrei dire anche che in tutto questo tempo sono stato
sempre nella Chiesa e in questa sono stato accolto con molta pazienza e amore.
Sono entrato in seminario in Irlanda nel 1982 e ne sono uscito nel 1985 perché mi
sono reso conto che mi sarebbe stato impossibile vivere come sacerdote con le
sole mie forze. A questo punto sono entrato nel cammino neocatecumenale che mi
ha aiutato a vedere il sacerdozio ed il celibato come un dono di Dio e non un
sacrificio fatto da me. In qualche maniera è simile alla mia vita con l’alcol
perché per me, per tanti anni restare astinente era un sacrificio che facevo io
finché non diveniva troppo faticoso e quindi ricominciare a bere di nuovo. Il Cammino,
AA e i 12 passi mi hanno fatto capire che la sobrietà non è un sacrificio ma un
dono, una grazia, una cosa bellissima.
Sono rientrato in seminario nel 1990 però questa volta a
Roma e sono stato ordinato il 28 Aprile 1996 a San Pietro, per la diocesi di
Roma, da San Giovanni Paolo II.
p. Jim
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